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Beta Analytic, as a laboratory, is considered an essential business under Florida's statewide Stay-at-Home Order. Taking the necessary measures to maintain employees' safety, we continue to operate and accept samples for analysis. Shipping from Europe - Please contact us before sending your samples to a forwarding office.
Nota – Il laboratorio include automaticamente i valori d18O e d13C nel report della datazione al carbonio dei campioni di carbonati. La misurazione di d18O e d13C viene effettuata simultaneamente in uno spettrometro di massa isotopica (IRMS) senza costi aggiuntivi per il cliente. Per l’analisi degli isotopi stabili su campioni di BaCO3 e SrCO3, è prevista una tariffa per il pretrattamento.
L’interpretazione dei valori d18O come parte di ricostruzioni paleoambientali e studi sulle paleotemperature deve essere effettuata dal cliente.
Il laboratorio effettua ora anche la misurazione dell’ossigeno-18 e del deuterio.
Pretrattamento – È importante comprendere i pretrattamenti che saranno applicati ai campioni, dal momento che questi influenzano direttamente il risultato delle analisi. Si prega di contattarci per discutere.
Invio dei campioni – Si prega di usare questo foglio dati per inviare campioni per l’analisi del d13C + d18O NON in congiunzione alla datazione al carbonio.
Si prega di contattarci in caso di dubbi sull’idoneità o sul peso dei campioni.
Uno dei principali campi di applicazione dell’analisi del d18O è la paleoclimatologia – che riguarda gli oceani, i ghiacciai e i fossili in essi presenti. I processi che maggiormente influenzano il rapporto isotopico ossigeno-18/ossigeno-16 (18O/16O) sono l’evaporazione e la condensazione. L’acqua marina presenta, solitamente, un contenuto di 18O più elevato rispetto a quella dei ghiacciai.
Poiché il rapporto d18O cambia nel tempo in base alla temperatura, misurarlo fornisce un’indicazione delle condizioni climatiche del passato e permette di individuare i periodi glaciali e interglaciali. Durante i periodi glaciali, gli oceani erano ricchi di 18O e l’isotopo 16O, più leggero, restava intrappolato nei ghiacciai. Durante i periodi interglaciali (temperatura media globale più elevata), si presentava invece la situazione opposta, con oceani poveri di 18O, a causa dello scioglimento dei ghiacciai e della conseguente liberazione dell’isotopo 16O.
Holli Riebeek, Paleoclimatology: the Oxygen Balance (2005), NASA Earth Observatory
Ultimo aggiornamento: dicembre 2020